La chiesa di Santa Maria Assunta in cielo sorge in un angolo della piazza principale del piccolo borgo di Torre Alfina.
Nel 1401 i signori di Torre Alfina Corrado e Luca di Berardo della Cervara nominano rettore di metà della Cura di S. Maria il presbitero Gaspar Angeli. Infatti, pare che già allora la Cura di questa chiesa era divisa fra due parroci. Nel 1522 Costanza della Cervara, moglie di Camillo Monaldeschi, sovraintende all’erezione di un altare dedicato al SS. Rosario e nello stesso anno il campanile è oggetto di sistemazione per volere di Monaldo Monaldeschi.
Nel 1629 Dianira Monaldeschi fa dipingere l’altare dedicato alla Madonna del SS. Rosario e nel 1668, con la morte di Giovanni Rinaldo Monaldeschi, Torre Alfina torna sotto il dominio della Santa Sede.
Nel 1760 la chiesa ospita ancora l’immagine della Madonna del Santo Amore nell’altare di S. Francesco prima della sua solenne traslazione nella chiesa di S. Sebastiano, quest’ultima poi intitolata alla Vergine e nel 1881, con l’arrivo del marchese Edoardo Cahen, vengono avviati radicali lavori di ammodernamento.
Nel 1913, per dar spazio al nuovo castello e alla sua rampa di accesso, si decide di demolire la chiesa parrocchiale e ricostruirla fuori la cinta muraria che viene realizzata con facciata in stile neo-gotico nel 1921.
La chiesa possiede alcuni elementi di pregio fra cui spiccano: un olio su tela raffigurante “San Michele” (1653); un dipinto rappresentante la “Assunzione della Madonna” (XX secolo); una tela che mostra i “Santi Cirillo e Metodio” (1653); una “Madonna in trono tra San Pietro e San Paolo” (XVIII secolo); una “Deposizione tra santa Cecilia e santa Caterina” (XVIII secolo); una “Madonna con Gesù Bambino” (XVIII secolo); due acquasantiere a muro in peperino (XVIII secolo); un fonte battesimale sempre in peperino (XVI secolo); una bussola lignea (XX secolo); un ambone in terracotta dipinta, opera di Mario Vinci (1983); una formella riportante l’immagine della “Madonna Assunta” sempre dello stesso autore (1983) e un tabernacolo in terracotta dipinta ancora del medesimo artista (1983).