Arroccato su di un alto promontorio, il borgo di Trevinano si presenta come un centro abitato particolarmente piccolo e compattato tutto attorno alla sua parrocchia, ossia la chiesa della Natività di Maria Santissima.
La base della prima chiesa fu fatta costruire nel 1500 da Camillo Monaldeschi ma già nel 1562, Papa Pio IV Medici di Marignano concede a Pier Giacomo, Gian Francesco e Monaldo Monaldeschi della Cervara il diritto di patronato sulla chiesa. I tre si impegnano a stanziare la somma di trecento scudi d’oro per costruire una nuova chiesa al posto di quella esistente, ormai in rovina e viene nominata “Natività di Maria Vergine”.
Nel 1720 si procede alla costruzione degli altari laterali e dieci anni più tardi la chiesa si dota di una cappella in fondo alla navata sinistra. Lo spazio viene affidato alle cure della confraternita del Purgatorio fino al 1914.
Dopo un terremoto nel 1919 si inizia una restaurazione completa a partire dal campanile. Si demoliscono anche la volta della navata centrale e della sacrestia e si procede alla costruzione di un soffitto a “scempianto”. Inoltre, si smonta e si ricostruisce il tetto in corrispondenza della navata centrale.
Nel 1926 viene riaperta al pubblico a seguito della terminazione dei lavori di restauro. Alla cerimonia è presente il vescovo di Orvieto, mons. Salvatore Fratocchi e nella stessa occasione, si inaugura anche il nuovo campanile, dotato ora di tre campane.
La facciata della chiesa è stata sottoposta a restauro nel 1945 e l’anno successivo la cappella in fondo alla navata destra viene dedicata a San Lorenzo Martire.
Nel 1956 Si procede al restauro dell’area presbiteriale. In particolare, si realizza un nuovo altare e si dota la chiesa di una balaustra in travertino. Inoltre, si apre una nuova finestra rotonda. Negli anni 80 anche Mario Vinci si adopera all’abbellimento della chiesa: prima con la ripulitura del ciborio e il rifacimento delle parti mancanti, poi con una maiolica policroma rappresentante la Madonna delle api.